La Fitoterapia tradizionale

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a sempre gli uomini si sono curati con le piante, dalla preistoria, agli assiro-babilonesi, agli egizi, ai greci e così via, gli uomini si sono avvalsi della capacità curativa delle piante per salvaguardare la propria salute.
La fitoterapia è la terapia delle erbe medicinali, per quanto abbia molte similitudini con la medicina di sintesi, poiché si basa su prove di sicurezza ed efficacia terapeutica, utilizza dosi ponderali commisurate al peso corporeo della persona e, come la medicina di sintesi, va consigliata da una persona esperta. D’altro canto non utilizza il singolo principio attivo, estratto artificialmente dalla pianta, ma tutto il suo fitocomplesso e quindi l’insieme delle sostanze inerti e regolatrici dell’attività farmacologica presenti nella pianta che hanno effetto coadiuvante l’attività del principio stesso con conseguente riduzione degli effetti collaterali, potenziamento dell’efficacia del principio attivo e molteplicità di azione.

Inoltre, il rimedio fitoterapico è composto da sostanze naturali con cui l’organismo è in sintonia per “affinità biologica” che quindi meglio interagiscono con esso.

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obiettivo della fitoterapia non è solo di lavorare sui sintomi del problema ma di andare alla base del disturbo, agendo sulle sue cause e stimolando la capacità di reazione della persona che così si rinforza.

Ogni principio attivo va estratto con il solvente più adatto, infatti, ci sono sostanze idrofile, che pertanto potranno essere estratte solo con l’acqua mediante una tisana, sostanze lipofile, che quindi vorranno l’olio come solvente, etc… Per questo motivo non bisogna mai fermarsi solo alla pianta ma valutare attentamente anche cosa si vuole da essa e quindi assumerla nel modo più corretto.

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li estratti più utilizzati della fitoterapia tradizionale sono:

– Soluzioni idroalcoliche (o Tinture madri), preparazioni in alcool da pianta fresca, si assumono in gocce.

– Tinture F.U., soluzioni in alcool da pianta secca, si assumono in gocce.

– Idroliti (o Tisane), soluzione acquosa da pianta secca. Distinguiamo l’Infuso, nel caso di parti delicate della pianta come fiori e foglie, in cui si mette la miscela in acqua bollente per il tempo necessario. Il Decotto, nel caso di parti più dure come radici o semi, la miscela è messa direttamente nell’acqua fredda, portata ad ebollizione e quindi lasciata a fuoco basso per il tempo necessario, quindi far intiepidire e filtrare.

– Estratto fluido, è il più concentrato delle soluzioni liquide, la pianta essiccata è fatta macerare in alcool o glicerina.

– Estratto secco, si parte dall’estratto fluido e si fa evaporare il solvente fino ad ottenere una polvere.

Dott.ssa PAOLA BERIA – Naturopata
Esperta in Fitoterapia,  Auricoloterapia,  Fiori di Bach,
Percorso Naturopatico Funzionale

Paola Beria - Naturopata